“Cosa resterà degli anni Ottanta?”
La popular music e il jazz in Italia tra il 1980 e il 2000
Parma, Conservatorio “Arrigo Boito”, 13-14 febbraio 2015
Il periodo tra il 1980 e il 2000 è stato a lungo trascurato dagli studi storico-musicali, nonostante le grandissime trasformazioni tecniche, economiche, sociali, politiche che hanno caratterizzato quei decenni (il reaganismo e il thatcherismo, il crollo del blocco sovietico, l’inizio della globalizzazione, il progressivo smantellamento del welfare, la circolazione della musica in formato digitale e i nuovi strumenti musicali “sintetici”, la mondovisione, MTV, la diffusione della registrazione su hard disk e su laptop, la ‘world music’, ecc.) e nonostante le numerose innovazioni linguistiche e stilistiche in molti generi.
In Italia, quell’epoca è segnata da avvenimenti e da movimenti politico-culturali specifici: il terrorismo, il rampantismo della “Milano da bere”, “tangentopoli” e la fine della Prima Repubblica, il localismo, la lenta affermazione di TV e radio commerciali e il forte intreccio fra mass media e potere politico, con conseguenze importanti sulle attività culturali e sull’assetto dell’industria musicale che arrivano fino ad oggi. È un periodo che offre moltissimi spunti allo studio, ancora in larga parte non sviluppati. Il coinvolgimento di studiosi di popular music e studiosi di jazz non solo prende atto delle numerose interazioni ormai implicite nell’ordinamento dei Conservatori, ma permetterà, auspicabilmente, di allargare gli orizzonti della ricerca. Saranno particolarmente graditi interventi che tengano in considerazione alcuni di questi punti, nell’arco di tempo degli ultimi vent’anni del Novecento, e in relazione all’Italia:
- Musica, media e nuovi pubblici
- Musica e politica
- Nuovi assetti dell’industria discografica
- Rinnovamenti nelle pratiche musicali
- Musica e nostalgia
- Generi musicali, mainstream, underground
- Scene locali
- Analisi di casi specifici
Per partecipare, è necessario inviare all’indirizzo presidenza@iaspmitalia.net un abstract di massimo 300 parole, includendo nome, indirizzo email, eventuale affiliazione e una breve nota biografica (massimo 100 parole) entro il 31 dicembre 2014.
Oltre agli interventi dei partecipanti, il convegno prevederà una tavola rotonda con professionisti del settore e keynote speeches di affermati studiosi. Gli interventi saranno raccolti in una pubblicazione (seguiranno ulteriori informazioni).
Per partecipare è necessario essere iscritti alla Iaspm Italiana. Sarà possibile perfezionare l’iscrizione all’atto della registrazione.
Il convegno sarà anche l’occasione per l’assemblea annuale della IASPM Italiana, e per fare il punto sullo stato delle discipline del jazz e della popular music nelle Università e nei Conservatori italiani.
Comitato scientifico:
Franco Fabbri
Maurizio Franco
Vincenzo Perna
Francesco D’Amato
Jacopo Tomatis
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ENGLISH VERSION
“What Will Remain of the Eighties?”
Popular Music and Jazz in Italy between 1980 and 2000
Parma, “Arrigo Boito” Conservatory, 13-14 February 2015
The 1980s and 1990s have been overlooked for a long time in music history studies, in spite of the big technological, economic, social, political changes that took place in those decades: Reaganism and Thatcherism, the fall of the Soviet bloc, globalization, and the gradual dismantling of the welfare state. In music, the 1980s and 1990s brought the development of samplers and computer-based instruments, the creation and mass marketing of digital formats, satellite broadcasts, MTV, hard disk and laptop recording, ‘world music’, and stylistic innovations in many music genres.
In those decades Italian history was marked by specific events and political-cultural movements: terrorism, the political ambitions of a new class of social climbers, corruption scandals, the end of the so-called First Republic, localism, the growth of commercial radio and TV stations, and an increasingly strong interrelation between media ownership and political power, which affected all cultural activities and the music industry with enduring effects.
It’s a time offering many suggestions for investigation – still underdeveloped. Popular music scholars as well as jazz scholars are invited to participate in this Conference, not only because they are both involved in the current development of music studies in Italian Conservatories, but also in order to enlarge – hopefully – the scope of research into the subject.
We will welcome papers addressing, with reference to the 1980s and 1990s in Italy, topics such as:
- Music, media and new audiences
- Music and politics
- Changes in the record industry
- New musical practices
- Music and nostalgia
- Genres, mainstream, underground
- Local scenes
- Case studies
An abstract (300 words max) and a short biographic note (100 words max) must be submitted to presidenza@iaspmitalia.net, indicating name and surname, affiliation, and email address, before December 31st, 2014.
The Conference’s programme will include selected papers, a round table with music business professionals, and invited keynote speeches. Papers will be published (more information will follow).
Membership of IASPM is mandatory for all Conference participants. It will be possible to subscribe during registration.
At the end of the Conference the annual General Assembly of IASPM Italian branch will be held. The state of the art of popular music and jazz studies in Italian Universities and Conservatories will be one of the subjects for discussion.
The Scientific Committee:
Franco Fabbri
Maurizio Franco
Vincenzo Perna
Francesco D’Amato
Jacopo Tomatis