Il 15 settembre 2019, a Bologna, ci ha improvvisamente lasciato Luca Marconi, che era nato a Chiari, in provincia di Brescia, il 9 aprile del 1960.
Luca è stata una figura fondamentale per gli studi musicali italiani degli ultimi 30 anni almeno: per la musicologia, la semiotica della musica, i popular music studies e la didattica musicale, per la IASPM-International Association for the Study of Popular Music, l’AISS-Associazione Italiana Studi Semiotici, il GATM-Gruppo Analisi e Teoria Musicale, e la SIEM-Società Italiana per l’Educazione Musicale.
Allievo di Gino Stefani, Luca – instancabile analista, saggista, didatta musicale e, più in generale, organizzatore culturale – è stato uno studioso appassionato e scrupoloso che amava il dialogo e il confronto, che pensava e voleva una semiotica della musica calata nel reale, comprensibile, che potesse essere utile e funzionasse nella prassi musicale di ogni giorno, lontano da ogni forma di elitismo o arida astrazione.
Il lascito materiale e immateriale di Luca, la sua produzione scientifica e la sua lezione di metodo rappresentano un punto di partenza imprescindibile per ogni studioso che voglia applicarsi seriamente allo studio della musica oggi in Italia. Luca, la sua figura di studioso, il suo approccio alla ricerca, alla didattica e alla divulgazione musicale meritano di essere ricordati e di continuare a “fare testo”, nero su bianco.
Da tempo, quindi, stiamo preparando un volume che provi a dire “GRAZIE” a Luca, continuando a dialogare con e attraverso il suo lavoro. Le tempistiche di lavorazione si sono dilatate a dismisura, e di questo chiediamo scusa ad autori e revisori. Ma per Luca vale la pena di aspettare un po’. A presto.